HomeSvagoLe distrazioni più sottovalutate alla guida (e come evitarle)

Le distrazioni più sottovalutate alla guida (e come evitarle)

Secondo gli ultimi dati diffusi da Istat, nel 2024 in Italia si sono verificati oltre 173.000 incidenti stradali con lesioni, con un incremento del 4,1% rispetto all’anno precedente. Nonostante i progressi nella sicurezza dei veicoli e le numerose campagne di sensibilizzazione, uno dei fattori più sottovalutati e insidiosi continua a essere la distrazione alla guida.

Può essere determinata da tutti quei gesti quotidiani che, se compiuti al volante, possono trasformarsi in un rischio concreto.

Le statistiche parlano chiaro: le distrazioni sono tra le cause principali di sinistri stradali, unitamente al mancato rispetto della precedenza e alla velocità troppo elevata. Si tratta di comportamenti che possono avere conseguenze gravi non solo in termini di sicurezza, ma anche di responsabilità.

Le distrazioni che provocano più incidenti

Tra le distrazioni che causano più incidenti c’è l’uso del telefono. Leggere un messaggio, rispondere a una chiamata, regolare il navigatore. Sono gesti che rubano pochi secondi, ma in auto bastano per non vedere un ostacolo, per tamponare chi frena, per invadere l’altra corsia. È una delle prime cause di sinistri in città, soprattutto nel traffico.

Un altro fattore che incide pesantemente sugli incidenti è la distrazione mentale. Pensieri che si accumulano, stress, conversazioni con i passeggeri. Il conducente guarda la strada, ma la mente è altrove. È in quei momenti che si sbaglia una precedenza, si calcola male una frenata, si reagisce in ritardo a un imprevisto.

Anche le azioni apparentemente banali sono tra le cause più comuni di incidente, come per esempio sistemare il sedile, cercare una stazione radio, aggiustare uno specchietto. Azioni che durano pochi istanti, ma che spostano lo sguardo e le mani proprio quando non si dovrebbe.

Infine, ci sono i passeggeri. Bambini che si agitano sul sedile posteriore, amici che parlano animatamente, animali che si muovono liberi nell’abitacolo. Il conducente si ritrova a dover gestire la guida e il contesto attorno, con un’attenzione divisa e il rischio di distrarsi cresce.

Le conseguenze concrete di un sinistro per distrazione

Un incidente causato da distrazione non si esaurisce con il danno immediato. Oltre alla responsabilità civile, ci sono conseguenze economiche dirette, che incidono sulla polizza assicurativa.

In caso di sinistro con colpa, la compagnia applica la penalizzazione prevista dal sistema Bonus-Malus. Questo significa che l’assicurato perde due classi di merito, con un aumento automatico del premio. Non si tratta di una maggiorazione temporanea: l’aumento può restare in vigore per diversi anni, fino a quando la classe non viene recuperata.

Per alcune categorie di conducenti, l’impatto è ancora più evidente. I neopatentati e gli over 65 sono tra i profili più penalizzati. In questi casi, l’incremento del premio può arrivare a superare il 200%. Anche in assenza di sinistri gravi, la perdita di classe incide pesantemente sui costi futuri. Per approfondire ulteriormente, vi rimandiamo alla guida dedicata di Facile.it, consultabile alla pagina https://www.facile.it/assicurazioni/guida/calcolo-aumento-assicurazione-dopo-sinistro.html.

Recuperare la classe di merito persa richiede tempo. Servono almeno due anni consecutivi senza ulteriori incidenti. Fino a quel momento, il premio assicurativo resta più alto. Più lunga è la permanenza in una classe bassa, maggiore sarà la spesa complessiva sostenuta.

Nei casi di sinistri più gravi, o in presenza di recidive, le compagnie possono applicare franchigie aggiuntive o decidere di non rinnovare la polizza. Questo comporta la necessità di cercare una nuova compagnia, spesso a condizioni economiche peggiorative.

L’effetto di un sinistro causato da una distrazione si traduce quindi in un aggravio di costi che si protrae nel tempo, indipendentemente dalla gravità del danno iniziale.

Come ridurre il rischio di distrazioni alla guida

Per evitare distrazioni legate all’uso del telefono, è necessario che ogni interazione con il dispositivo venga gestita prima di iniziare la marcia. Chiamate, notifiche e indicazioni di percorso devono essere impostate a veicolo fermo, senza demandare aggiustamenti successivi alla fase di guida.

Per ridurre il rischio connesso alle azioni interne, il conducente deve accertarsi che sedile, specchietti e impianto audio siano sistemati correttamente prima di accendere il motore. Ogni intervento successivo su questi elementi comporta uno spostamento dell’attenzione incompatibile con la sicurezza della guida.

Nei tragitti lunghi, è opportuno prevedere pause regolari per contrastare la perdita di concentrazione. La soglia di attenzione diminuisce in modo graduale, senza segnali evidenti. Interrompere la guida a intervalli regolari consente di ripristinare condizioni adeguate di vigilanza.

Per evitare interferenze dovute alla presenza di passeggeri, è necessario che bambini e animali siano collocati in modo sicuro, utilizzando gli appositi sistemi di ritenuta. Allo stesso modo, le interazioni tra occupanti devono essere ridotte nei momenti in cui il traffico o le condizioni stradali richiedono massima concentrazione.

La riduzione delle distrazioni non si basa su accorgimenti straordinari, ma sull’eliminazione di comportamenti che, per abitudine, vengono compiuti senza la consapevolezza dei rischi che comportano.

Eliminare o ridurre le occasioni di distrazione significa ridurre la probabilità di incorrere in incidenti e nelle relative conseguenze economiche.

 

 

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