Il Web si è sviluppato alla velocità della luce negli ultimi 30 anni e nell’ultima decade i cambiamenti sono stati radicali con le regolamentazioni di Internet ma anche app e software che hanno cambiato le nostre vite in diversi aspetti e prospettive.
La digitalizzazione dell’esistenza umana ha eliminato lo spazio differenziale fra reale e virtuale, trasformando l’online in onlife, neologismo creato da Luciano Floridi, filosofo esperto di etica digitale che ha spiegato come la barriera fra reale e virtuale sia ormai caduta da tempo.
Regole, app e fenomeni del Web che hanno cambiato le nostre vite negli ultimi anni
Fra i nuovi regolamenti e app che hanno modificato la nostra realtà onlife c’è sicuramente Google Tag Manager e GDPR, ossia un software e le regole per una maggiore protezione che la Commissione Europea ha garantito agli utenti rispetto ai loro dati sensibili e alla privacy. La General Data Protection Regulation è attiva dal 2018 ma è entrata in vigore già nel 2016.
Anche la Quinta Generazione degli standard per le telecomunicazioni ha cambiato notevolmente le nostre vite attraverso i miglioramenti del Web, se ancora non avete compreso di cosa stiamo parlando basta un numero e una lettera per chiarire il concetto: 5G.
Il 5G ha permesso di velocizzare tutte le operazioni su Internet, guardare film, eventi sportivi in diretta live e qualsiasi cosa in streaming, con una velocità ottimale e senza intoppi. Oltre allo streaming stesso che ha notevolmente cambiato le nostre esistenze onlife, c’è lo smartworking, che probabilmente è l’evoluzione digitale più importante degli ultimi anni, soprattutto per chi deve spostarsi per lavoro o vive nelle grandi metropoli.
A questo punto il concetto di “Onlife” creato dal filosofo romano inizia ad assumere una forma più chiara, ma necessita comunque di un ulteriore approfondimento tecnico.
Quando la realtà diventa online nasce la vita onlife
Non poteva che diventare un problema filosofico e l’etica digitale chiarisce bene la vita degli esseri umani degli ultimi anni con il neologismo onlife: vivere online, la vita virtuale che diventa reale.
Sono tantissimi gli esempi di esistenza ibrida che lascia cadere le barriere fra virtuale e reale, dai filtri usati per migliorare il proprio aspetto nelle storie e foto sui social network, fino alla vendita dei prodotti online attraverso i marketplace delle aziende: tutto è sul Web.
La regolamentazione GDPR è soltanto il primo passo verso una legislatura mirata ad abbattere anche i confini internazionali per tutelare i diritti degli utenti in ogni angolo del mondo, se i social network hanno rappresentato nella prima decade del Terzo Millennio una nuova realtà possibile, dall’altro lato abbiamo dovuto anche risolvere problemi che poco avevano a che fare con la tecnologia ma inerenti a questioni morali, etiche e soprattutto legislative.
Queste tre dimensioni appena accennate sono state i semi che hanno fatto crescere la pianta dell’onlife, in un mondo dove il confine tra virtuale e reale è stato abbattuto, soprattutto alla luce dei nuovi sviluppi del Metaverso.