HomeSoldiComprare casa in Italia: drastico calo dei mutui nel secondo trimestre 2023

Comprare casa in Italia: drastico calo dei mutui nel secondo trimestre 2023

Il 2023 verrà ricordato come un anno all’insegna del calo per i mutui residenziali. Nel corso del primo trimestre, come riportato alla fine di ottobre sulle pagine de Il Sole 24 Ore, le erogazioni sono calate del 33%. Se si guarda, invece, ai dati su scala semestrale, è possibile notare una riduzione del 29% circa.

Questi numeri spiegano chiaramente i dati delle compravendite immobiliari, che sono state interessate, nei primi sei mesi di quest’anno, da una riduzione del 16%.

Tornando un attimo ai mutui, ricordiamo che, da gennaio a settembre, il calo delle erogazioni è stato del 19,9%.

La causa principale è da ricondurre ai dieci rialzi consecutivi dei tassi da parte della BCE, che si è limitata, fisiologicamente, a rispondere al trend inflattivo imperante.

Da non dimenticare è anche un altro fattore: al di là dei mutui, i costi degli immobili sono spesso proibitivi, in particolar modo nelle grandi città. A tal proposito, è il caso di ricordare che, per mercati come quello meneghino e capitolino, si parla a tutti gli effetti di una bolla pronta a scoppiare.

Le difficoltà per i giovani

Questa situazione si riflette in maniera negativa sulle scelte dei giovani che, come evidenziato dalle rilevazioni Eurostat del 2022, lasciano la casa dei genitori a un’età media pari a 30 anni (in Europa, il dato medio relativo a questo aspetto è pari a 26,4 anni).

Le previsioni per il futuro sono tutto tranne che rosee se si considera il fatto che, nel testo della Legge di Bilancio per il 2024, non si parla delle agevolazioni dedicate agli under 36 e introdotte, tramite il Decreto Sostegni Bis, nel maggio di due anni fa.

L’unica misura che viene incontro all’utenza più giovane è il fondo di garanzia dei mutui, gestito da Consap e riservato agli under 36 con un ISEE inferiore a 40000. Per questa misura, sono stati stanziati 282 milioni di euro.

Quanto pesano gli aumenti dei tassi sui mutui

Per approcciarsi al meglio al mercato immobiliare attuale, è il caso di farsi un’idea chiara su come impattano sulle rate dei mutui gli aumenti dei tassi. Come sottolineato dal Codacons, gli incrementi di quest’ultimo biennio hanno avuto un peso di circa 4400 euro annui per chi ha scelto i piani a tasso variabile.

Considerando come esempio un mutuo di entità economica media, compresa cioè tra 125 mila e 150 mila euro, e caratterizzato a una durata di 25 anni, nel corso degli ultimi due anni la rata è aumentata dai 270 ai 365 euro. Chiaro è che, come già detto, le famiglie si sono trovate ad affrontare, su scala annuale, eccessi di spese superiori ai 4000 euro.

L’aumento delle richieste di locazione

Questo quadro sta portando, per ovvi motivi, tantissime persone a focalizzarsi verso la locazione, scelta come soluzione di transizione. Il calo delle compravendite conseguente va visto non solo sulla base della sostenibilità economica, ma considerando anche il fattore della fiducia, un aspetto di indubbia rilevanza quando si parla di un impegno importante come quello dell’acquisto della casa.

Come potrebbero andare le cose nei prossimi anni? A rispondere a questa domanda ci hanno recentemente pensato gli esperti di Nomisma, che hanno fotografato una situazione all’insegna della perdita di quota delle compravendite fino al 2026, quando si prospetta un incremento delle compravendite, seppur molto contenuto.

Cercare casa diventa sempre più un impegno, difficile ma non impossibile. Strumenti come il web possono indubbiamente aiutare. Quello che conta, per partire con maggiori garanzie di trovare l’immobile giusto, è scegliere fonti di qualità.

Da evitare, se possibile, sono quelle generaliste. La cosa giusta da fare è orientarsi verso portali specializzati. Un esempio? La possibilità di trovare un lungo elenco di case in vendita su immobiliovunque.it, sito lanciato nel 2018 e caratterizzato dalla presenza di soli annunci pubblicati da agenzie immobiliari.

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