HomeSoldiI “pro” e “contro” nell’investire in criptovalute

I “pro” e “contro” nell’investire in criptovalute

In questo contesto storico, segnato da un’inflazione a livelli mai così elevati da oltre cinquant’anni, difendere il potere d’acquisto diventa una “mission” prioritaria per la maggior parte dei cittadini del Belpaese, alla prese con un aumento dei prezzi che incide, in primis, su spese di primaria importanza: dal cosiddetto “carrello della spesa” fino alle bollette delle utenze domestiche, gli italiani hanno dovuto sopportare costi decisamente superiori nel corso degli ultimi diciotto mesi.

Per rendere maggiormente sopportabili questi oneri, la maggior parte degli italiani cerca una sponda nel mondo finanziario, da sempre particolarmente amato dagli stessi. Negli ultimi due lustri, il mondo finanziario è letteralmente cambiato grazie alla grande rete telematica, che consente ai risparmiatori di poter comodamente investire direttamente dal proprio smartphone, pc o tablet alle condizioni ritenute maggiormente congeniali per gli stessi, con costi nulli o, in ogni caso, decisamente inferiori rispetto a quelli proposti dal canale bancario.

Trading online, un termine inglese diventato estremamente familiare per gli italiani

La terminologia anglosassone “trading online” è diventata ormai familiare a tutti gli italiani, che lo sfruttano per ottenere maggiore profitto nella loro attività in ambito finanziario e fornisce  la possibilità di poter allocare i propri risparmi in altri ambiti oltre a quelli azionario e obbligazionario, da sempre disponibili anche allo sportello bancario o postale. Tra i nuovi asset spiccano, principalmente, le criptovalute, che hanno rappresentato un’autentica ventata di freschezza nel mondo finanziario.

Per chi ancora non le conoscesse, le criptovalute sono delle vere e proprie monete digitali, che possono essere acquistate esclusivamente tramite la grande rete telematica e, secondo alcuni esperti, rappresentano il futuro del mondo dei pagamenti. Attualmente, pur essendo già accettate da alcuni grandi player del commercio, rappresentano innanzitutto un investimento finanziario, in quanto sono esposte ad una volatilità certamente non contenuta.

Il primo passo indispensabile è scegliere tra le migliori piattaforme crypto trading quella maggiormente attinente alle nostre esigenze di investitori, cogliendo le opportunità che questo asset finanziario può offrire a chi lo acquisisce. I rendimenti offerti nel lungo periodo, infatti, sono stati estremamente allettanti, come testimonia la madre di tutte le criptovalute: il Bitcoin.

Gli ottimi guadagni offerti dal Bitcoin nel medio-lungo periodo

Se guardiamo il rendimento negli ultimi dieci anni, il Bitcoin ha offerto un rendimento a tripla cifra. Ed è seppur complesso che possa ripetere le straordinarie performance offerte negli ultimi due lustri, il recente storno avvenuto nel 2002, che ha colpito qualsiasi asset finanziario, lo rende attraente in un’ottica di medio-lungo periodo. Ed il rialzo fatto registrare già nel corso dei primi 8 mesi del 2023, fornisce un’idea di quanto possa essere interessante acquistarlo.

In un’ottica di diversificazione del proprio portafoglio, investire in criptovalute è certamente un’opzione da prendere in considerazione, un asset che è in grado di offrire un buon supporto se si ricerca un guadagno superiore rispetto a quello degli asset finanziari più tradizionali. La ricerca di un guadagno maggiore, tuttavia, implica l’accettazione di una volatilità maggiore, ancor più elevata per alcune determinate criptovalute.

E’ opportuno, di conseguenza, approcciare a questo asset con consapevolezza, evitando di commettere errori che possono ledere, significativamente, i risparmi sin qui accumulati. Come principio generale, anche se la percentuale può essere leggermente modificata in base ai contesti di mercato, la presenza di criptovalute in portafoglio non dev’essere superiore al 10/15 per quei risparmiatori con un profilo di rischio elevato, ovvero che accettano di assumere rischi elevati.

Investire in criptovalute consapevolmente

Se, invece, siete risparmiatori estremamente prudenti, non andate oltre il 2% dell’ammontare complessivo dei vostri risparmi. Questa cautela è dovuto alla forte volatilità nel breve termine esibita dalle criptovalute, che, va ricordato, non sono normate dal legislatore. Quest’ultimo aspetto è da tenere in grande considerazione, visto che, purtroppo, non tutte le criptovalute sono uguali.

Da qui l’esigenza di affidarsi, ad esempio, alle piattaforme di trading più sicure, che sono quelle regolarmente autorizzate dalla CONSOB (commissione nazionale per le Società e la Borsa) e forniscono una garanzia per chi decide di investire in un mondo affascinante e insidioso al tempo stesso come quello delle criptovalute.

In queste piattaforme, oltretutto, sono presenti alcune guide particolarmente interessanti, scritte in modo chiaro e comprensibile anche ai meno avvezzi alla materia finanziaria, oltre ai consigli dei trader più esperti e la possibilità di sfruttare delle “demo” dove poter impratichirsi prima di investire i propri risparmi.

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