Vi sono diversi test che si effettuano per diagnosticare le intolleranze alimentari, ma bisogna capire quali sono affidabili e quali meno.
Rientrano fra i test che non hanno alcun fondamento scientifico: l’Iridiologico, il Test del capello, il Dria Test, il Vega Test e il Prick test, i quali non si eseguono tramite prelievo del sangue.
Il Dria Test si basa sulla variazione di forza muscolare in presenza di un’ipersensibilità alimentare.
Dopo l’assunzione per bocca di alcune gocce del preparato relativo al cibo da testare vi dovrebbe essere una diminuzione della forza di contrazione muscolare del quadricipite, il quale è collegato ad un piccolo computer che monitora la forza.
Il Vega Test si basa sul presupposto che la resistenza elettrica della pelle misurata in uno specifico punto subisca delle variazioni quando questa è posta a contatto con alimenti a cui si è ipersensibili.
E’ una tecnica non invasiva ed indolore tanto quanto non affidabile (di solito si esegue in erboristeria) e viene effettuata appoggiando un puntale sferico su un dito della mano del paziente, mentre l’altra mano tiene un manipolo metallico, questo dovrebbe creare un flusso di corrente che veicola informazioni bioelettriche all’apparecchiatura.
Viene quindi misurata la resistenza elettrica prima e dopo il contatto con un alimento, questo risulta incriminato solo nel caso ci siano delle variazioni della resistenza.
Il Prick Test si esegue mettendo a contatto alcune gocce di allergene sulla pelle del paziente che poi viene leggermente graffiata, se entro 20 minuti il graffio si gonfia e si arrossa allora indica una reazione all’allergene testato.
Questo esame ha la grande possibilità che vengano trovati falsi positivi.
I test delle intolleranze alimentari che si eseguono tramite il prelievo venoso del paziente sono lo York Foodscan, il test citotossico e il Food intollerance test.
Il test York Foodscan è relativamente nuovo e determina la presenza di particolari anticorpi, le immunoglobuline G (IgG), prodotte nei confronti di 42 o 113 alimenti.
Innanzitutto bisogna fare un esame preliminare dal quale si determina un risultato unico: positivo o negativo, dopodichè si procede ad un’analisi più approfondita testando 42 o 113 alimenti.
York può essere definito come uno dei test immunoenzimatici basato sulla metodica ELISA (Enzime-Linked Immunosorbent Assay).
I 42 cibi testati sono: latte, uova, avena, frumento, mais, orzo, riso, pollo, tacchino, cernia, merluzzo, granchio, aragosta, gamberetti, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, verze, arachidi, fagioli, piselli, soia, mela, pera, arancia, limone, pompelmo, fragole, lamponi, more, noci, anacardi, mandorle, noci brasiliane, lievito, aglio, peperoncino e zenzero.
I 113 cibi testati invece sono: latte, uova (albume/tuorlo), avena, frumento, glutine, grano saraceno, mais, miglio, orzo, riso, segale, agnello, anatra, maiale, manzo, pollo, tacchino, granchio, aragosta, gamberetti, cozze, ostriche, cappa santa, aringa, sgombro, sogliola, salmone, trota, tonno, cernia, merluzzo, asparagi, avocado, borlotti, carote, cetrioli, cipolle, fiagioli bianchi, fagiolini, funghi, lattuga, lenticchie, melanzane, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, verze, patate, peperoni, paprika, piselli, sedano, soia, spinaci, albicocche, ananas, arance, banane, ciliegie, fragole, kiwi, lamponi, lime, limoni, mele, mirtilli, anguria, melone, more, olive, pere, pesche, pomodoro, pompelmi, prugne, ribes nero, uva, noci, anarcardi, arachidi, noce di cocco, mandorle, nocciole, noci brasiliane, aglio, cannella, chiodo di garofano, coriandolo, cumino, aneto, menta, salvia, basilico, timo, noce moscata, pepe, peperoncino, prezzemolo, semi di sesamo, senape, vaniglia, zenzero, carruba, cacao, caffè, cola, lievito, luppolo, semi di girasole, tè.
Il Test Citotossico si basa sul principio che i globuli bianchi del paziente posti a contatto con sostanze che causano intolleranze subiscono una modificazione, dal semplice rigonfiamento, alla modifica della forma fino alla rottura del globulo bianco con fuoriuscita di materiale cellulare.
Il sangue del soggetto viene quindi messo a contatto con 77 alimenti e tramite miscroscopio si osserva il comportamento dei globuli bianchi.
I 77 cibi testati sono:
Funghi, Lievito, Farro, Grano, Mais, Orzo, Riso, Banane, Aglio, Ananas, Asparagi, Cipolla, Spinaci, Zucchero, Birra, Broccoli, Cavolfiore, Kiwi, Albicocche, Fragole, Ciliegie, Mele, Pere, Pesche, Susine, Arancio, Limoni, Arachidi, Ceci, Fagioli, Fagiolini, Lenticchie, Piselli, Soia, Uva bianca, uva rossa, Cacao, Tè, Caffè, Carote, Finocchi, Sedano, Olive, Melanzane, Patate, Peperoni, Pomodori, Anguria, Cetriolo, Melone, Zucca, Zucchine, Miele, Carciofi, Lattuga, Latte, Uova, Coniglio, Manzo, Maiale, Pollo, Tacchino, Gamberi, Cozze, Vongole, Merluzzo-baccalà, Tonno, Sogliola, Salmone.
Il Food Intollerance test, è un esame che consente attraverso il prelievo del sangue di individuare le reazioni avverse a 92 proteine alimentari. In particolare viene quantificata la reazione diretta tra gli anticorpi di classe G (IgG) presenti nel siero del paziente ed alcuni antigeni alimentari.
Anche il F.I.T come lo York può essere definito come uno dei test immunoenzimatici basato sulla metodica ELISA (Enzime-Linked Immunosorbent Assay).
I 92 cibi testati sono:
Aglio, agnello, albicocca, aneto, arachidi, arancia, aringa, muffe (aspergillus niger), avena, banana, basilico, bianco d’uovo, broccoli, cacao, caffè, cannella, carota, cavolfiore, cavolo, cappuccio, ceci, cetriolo, ciliegia, cipolla, cocomero, coniglio, fagiolini verdi, fagiolo, fave, fico, fragolam frumento, funghi, gamberi, garofano, indivia, kiwi, latte di capra, latte vaccino, lattuga, lenticchie, lievito di birra, limone, luppolo, mais, madarino, manzo, mela, melanzane, melone, merluzzo, miele, misto lieviti naturali, nocciole, noce, oliva, origano, orzo, patata, pecorino, pepe, peperone, pera, pesca, piselli, pistacchio, pollo, pomodoro, porro, prezzemolo, prugna, rapa rossa, riso, sardina, sedano, segale, senape, sesamo, sgombro, soia, spinaci, suino, tarassaco, te, tonno, tuorlo d’uovo, uva, vaniglia, vongole, cozze, ostriche, yogurt e zucchine.